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giovedì 21 luglio 2011

Scorciatoie di Adobe Lightroom

Come in molti programmi di fotoritocco, anche in Adobe Lightroom esistono delle combinazioni di uno o più tasti che permettono di interagire con il programma stesso senza dover utilizzare il mouse. Sono utilizzate dai professionisti perché non solo risultano comode, ma soprattutto perché fanno risparmiare tempo.
La lista di comandi che segue, in gergo "shortcuts" (scorciatoie in italiano) è la stessa sia per Windows che per Mac, con l'unica differenza che il tasto Ctrl verrà sostituito con il tasto Cmd. Continua a leggere l'articolo per imparare a lavorare come i professionisti.
Scorciatoie pannelli e visualizzazione
  • Lavorare a schermo pieno: F 
  • Nascondere/Visualizzare pannelli laterali: Tab 
  • Nascondere/Visualizzare tutti i pannelli: Shift + Tab 
  • Nascondere la toolbar: T 
  • Vista Libreria Griglia: G 
  • Vista Libreria Loupe: E 
  • Vista Sviluppo: D 
  • Visualizza informazioni sullo scatto: I 
  • Diminuisci luminosità pannelli: L 
Scorciatoie gestione flusso
  • Dare un voto all’immagine: Numerici da 1 a 5 (0 per eliminarlo, Shift + numero per passare alla foto successiva) 
  • Dare un colore all’immagine: Numerici da 6 a 9 (Shift + numero per passare alla foto successiva) 
  • Impostare immagine come “da tenere”: P (Shift + P per passare alla foto successiva) 
  • Impostare immagine come “da eliminare”: X (Shift + X per passare alla foto successiva) 
  • Togliere la classificazione immagine: U (Shift + U per passare alla foto successiva) 
  • Aggiungere parole chiave all’immagine: Ctrl + K 
  • Eliminare dal disco tutte le foto impostate come “da eliminare”: Ctrl + Backspace 
Scorciatoie sviluppo



  • Modificare l’immagine in Photoshop: Ctrl + E 
  • Convertire in bianco e nero: V 
  • Impostare i toni in automatico: Ctrl + U 
  • Resettare le impostazioni di uno slider: Doppio click sullo slider 
  • Strumento selezione bianco: W 
  • Selezione strumento ritaglio: R (poi A per mantenere le proporzioni) 
  • Selezionare pennello clona: Q 
  • Selezionare pennello maschera: K 
  • Selezionare filtro graduale: M 
  • Zoom automatico: Z o Barra spaziatrice 
  • Visualizzazione prima e dopo: Y
Quelli descritti sono i comandi che personalmente uso più spesso ma potete trovare una lista estesa di tutte le scorciatoie da tastiera dal PDF scaricabile sul blog di Adobe.

mercoledì 20 luglio 2011

Glossario della fotografia: il blocco AE

Il blocco AE è un sistema che permette di memorizzare i dati di scatto rilevati prima della ripresa, in questo modo è possibile modificare l’inquadratura dopo la misurazione, mantenendo inalterati i valori di esposizione. Esempio: supponiamo di avere una scena in cui è presente un elemento che ci permette un calcolo dell’esposizione accurato, come una tenda rossa, ma non vogliamo che esso compaia nell’inquadratura, sarà sufficiente inquadrare la tenda, premere a metà il pulsante di scatto per misurare l’esposizione, e contemporaneamente il pulsante del blocco AE, ricomporre quindi l’inquadratura mantenendo premuto questo pulsante, e scattare sicuri di utilizzare i parametri di tempo e diaframma misurati in modo corretto.


Sviluppo di Lightroom

Sviluppo

Come si può facilmente intuire dal nome, si tratta del modulo in cui le foto vengono elaborate e "sviluppate" come un tempo si faceva in camera oscura, in modo molto semplice e veloce. 
L’applicazione di regolazioni alla foto è un processo soggettivo basato sul gusto e sulla creatività individuale. In questa guida quindi evidenzieremo unicamente gli aspetti tecnici della regolazione delle foto, lasciando al proprio gusto personale la scelta di come utilizzare gli strumenti a disposizione. 
Innanzitutto è più comodo arrivare al modulo Sviluppo dopo aver effettuato una selezione delle foto da modificare nel modulo Libreria. In questo modo nell’area del Provino visualizzeremo solamente le foto su cui vogliamo effettivamente lavorare, risparmiando tempo.



Nel pannello di sinistra sono presenti gli strumenti di gestione dello Sviluppo.
  • Navigatore: ancora una vola, come nel modulo Libreria, troviamo presente il navigatore. Esso mostra un'anteprima della foto selezionata. Cliccando su ADATTA, la foto selezionata apparirà per intero nella parte centrale del programma, mentre il tasto RIEMPI ingrandisce la foto nell'area centrale fino a far combaciare la sua altezza con il massimo spazio disponibile. Gli altri tasti (1:11:31:22:13:14:18:111:1) ci mostrano l’immagine con le dimensioni impostate sulla proporzione. In questo caso nell'anteprima del Navigatore appare un rettangolo che indica quale parte dell'immagine stiamo visualizzando.
  • Predefiniti: mediante i predefiniti è possibile salvare un set di impostazioni e applicarle ad altre foto. Predefiniti di Lightroomcontiene un insieme di elaborazioni preimpostate fornite da Lightroom. Si tratta di ottimi punti di partenza per elaborare le nostre foto, o per fare delle modifiche "veloci". Predefiniti utente: è possibile creare nuovi predefiniti, basandosi sulle impostazioni correnti della foto selezionata.
  • Istantanee: durante il processo di modifica, si può denominare e salvare ogni stato della foto come istantanea. Ogni istantanea creata viene elencata in ordine alfabetico in questo pannello.
  • Storia:  qui vengono memorizzate la data e l’ora di importazione della foto in Lightroom, nonché i predefiniti applicati in fase di importazione. Dopodiché, ogni volta che si esegue una regolazione sulla foto, la regolazione viene salvata come uno stato e questo viene elencato insieme agli altri stati in ordine cronologico nel pannello Storia. 
  • Raccolte: rappresentano le collezione di foto presenti nel nostro catalogo.

Il pannello di destra raccoglie tutti gli strumenti che ci permettono di applicare le regolazioni desiderate.  
  • Istogramma: come nel modulo Libreria, troviamo nuovamente l'istogramma. Lo si può utilizzare come guida visiva per valutare i toni cromatici, nonchè per visualizzare l'anteprima del ritaglio di ombre e luci cliccando sui piccoli simboli in alto a destra e sinistra dell'istogramma stesso.  Questi indicatori sono molto utili per capire se nella foto ci sono aree completamente nere o bianche, quindi prive di dettagli.  Immediatamente sotto all’istogramma si trova una barra con alcuni strumenti di regolazione: Sovrapposizione ritaglio (utilizzato per ritagliare, raddrizzare o ruotare una foto), Rimozione macchie (consente di correggere un'area selezionata della foto con un campione proveniente da un'altra area), Correzione occhi rossi, Filtro graduato (permette i applicare le regolazioni Esposizione, Chiarezza, Luminosità e altre regolazioni tonali in modo graduale su un’area della foto), Pennello di regolazione (consente di applicare selettivamente delle regolazioni tonali "dipingendole" direttamente sulle foto). 
  • Base: qui si trovano le regolazioni che apporteranno le modifiche più evidenti alla foto. In questo pannello puoi decidere se trattare la foto a Colori o in Bianco e nero, impostare il Bilanciamento del bianco in modo molto preciso, regolare i Toni dell’immagine e recuperare dettagli dalle luci e dalle ombre, aumentare il Contrasto e la Chiarezza, migliorare i colori con i cursori Vividezza e Saturazione.
  • Curva di viraggio: consente di rifinire le regolazioni tonali agendo sulla curva tonale dell’immagine, agendo in modo molto preciso e flessibile sulle varie zone tonali dell’istogramma. 
  • HSL/Colori/B&N: permette di apportare regolazioni specifiche per i singoli colori presenti nella foto, modificandone Tonalità, Saturazione e Luminanza. Inoltre in questo pannello puoi gestire con grande precisione la conversione di un’immagine a colori in bianco e nero, scegliendo l’apporto dei singoli canali all’immagine monocromatica finale. 
  • Divisione toni: in questa sezione si trovano semplici strumenti per aumentare la nitidezza della foto e ridurre il rumore causato dall’uso di alti valori ISO in fase di scatto o di esposizioni lunghe. 
  • Correzioni lenti: elimina e corregge le distorsioni introdotte da alcuni tipi di lente: sistema le distorsioni geometriche, le aberrazioni cromatiche e la vignettatura dell'obiettivo usato, oltre alla distorsione della prospettiva introdotta in fase di scatto.
  • Effetti: per aggiungere una vignettatura scura o chiara alla foto, regolandone nel dettaglio Fattore, Rotondità, Sfumatura, ecc. Questo pannello inoltre ti permette di aggiungere una Granulosità “artificiale” alla foto, simulando la grana tipica delle pellicole
  • Calibrazione fotocamera: ogni fotocamera ha una caratterizzazione diversa, e per compensare a queste variazioni Adobe Lightroom consente una serie di regolazioni. è consigliato inserire i dati di calibrazione nel profilo e non nelle impostazioni di una singola fotografia.

Nel pannello centrale della finestra di Lightroom, si può vedere la fotografia alla quale stiamo lavorando. 
Nella paletta nella parte basta di questo pannello troviamo alcuni degli strumenti che avevamo già visto nella sezione Libreria, come, Segnalazione, Valutazione, Etichetta colore, Naviga, Presentazione, Zoom
Troviamo inoltre la funzione Modalità di vista, che ci permette di vedere il prima e dopo della nostra immagine modificata, in diverse visualizzazioni.


Il pannello inferiore rappresenta, come nella  Libreria le foto come se fossero disposte in una pellicola.

Libreria di Lightroom: gestione della Libreria

Una volta importate le immagini, la finestra di Lightroom si presenta suddivisa in quattro aree, ognuna della quali divisa in pannelli.




Nel pannello di sinistra sono presenti gli strumenti di gestione della libreria, utili per catalogare e cercare le nostre foto. 

  • Navigatore: mostra un'anteprima della foto selezionata. Cliccando su ADATTA, la foto selezionata apparirà per intero nella parte centrale del programma, mentre il tasto RIEMPI ingrandisce la foto nell'area centrale fino a far combaciare la sua altezza con il massimo spazio disponibile. Gli altri tasti (1:1, 1:3, 1:2, 2:1, 3:1, 4:1, 8:1, 11:1) ci mostrano l’immagine con le dimensioni impostate sulla proporzione. In questo caso nell'anteprima del Navigatore appare un rettangolo che indica quale parte dell'immagine stiamo visualizzando. 
  • Catalogo: dentro a questo pannello si trovano semplicemente elencati i dati della nostra libreria. Tutte le foto indica il totale delle foto presenti nella nostra libreria. Raccolta rapida indica quante foto sono presenti in questa collezione che serve a fare un raggruppamento provvisorio, per lavorarle in un momento successivo, ed infine Importazione precedente indica, quante erano le foto nell'ultima importazione. 
  • Cartelle: come si può intuire contiene le cartelle del disco rigido che abbiamo inserito nel catalogo di Lightroom. Ciascuna cartella ha vicino un numero, che rappresenta la quantità di foto presenti al suo interno. Per aggiungere una cartella è sufficiente cliccare sul bottone “+”.
  • Raccolte: rappresentano le collezione di foto presenti nel nostro catalogo, suddivise in varie sezioni (Cinque stelleFile videoMese scorso, ecc..). Anche in questo caso, cliccando sul tasto “+” si possono aggiungere raccolte.
  • Servizi pubblicazione: Quest’area permette di trasferire direttamente le foto in siti per la condivisione come Flickr, o Facebook.

Nel pannello di destra sono presenti alcuni strumenti di correzione per fare un primo intervento sulle foto, prima di passare all’area Sviluppo
  • Istogramma: mostra l'istogramma dei colori della foto selezionata, oltre ad alcune informazioni sullo scatto, come ad esempio il tempo di esposizione o il tipo di obiettivo. 
  • Sviluppo rapido: vi sono alcune modifiche veloci, per correggere alcuni parametri della nostra fotografia (ad esempio cambiando il Bilanciamento del bianco, o l’Esposizione). È comunque consigliabile tralasciare questa parte, ed andare nella sezione Sviluppo per effettuare queste variazioni, in quanto è in quest’ultima scheda che si può lavorare al dettaglio alle modifiche e migliorie. 
  • Creazione parole chiave: quest’area da la possibilità di aggiungere dei Tag alle nostre foto. Ogni parola chiave dev’essere separata con una virgola dalla precedente. È uno strumento molto utile, in quanto, aggiungendo più parole, si caratterizza più facilmente una determinata fotografia, e successivamente sarà più facile ricercarla all’interno del nostro catalogo. 
  • Elenco parole chiave: questa sezione rappresenta un elenco di tutte le parole chiave utilizzate all’interno di questo programma. Cliccando su di esse è possibile visualizzare tutte le immagini alle quali abbiamo dato quel Tag
  • Metadati: corrispondono ai dati della singola fotografia. Alcuni di essi, come ad esempio il Titolo o la Didascalia, è necessario aggiungerli a mano, mentre altri sono automatici, e vengono memorizzati al momento dello scatto. Questi riguardano ad esempio le Dimensionil’Esposizione, ecc.

Nel pannello centrale della finestra di Lightroom, trovano posto le foto che possono essere visualizzate in diversi modi a seconda delle impostazione della paletta nella parte bassa o alta del pannello stesso.



Cliccando sulla freccia a destra di questa si possono aggiungere o togliere contenuti alla barra degli strumenti:
  • Modalità vista: riguarda il tipo di visualizzazione delle immagini. Cliccando su essa compaiono quattro bottoni. Vista Griglia: permette di vedere la miniatura di tutte le foto. Vista Lentino: permette di vedere una singola foto in tutto la sezione centrale della finestra. Vista Confronto: permette di fare il confronto tra due diverse fotografie. Premendo il simbolo del lucchetto è possibile zoomare le due foto contemporaneamente (lucchetto chiuso) o fare lo zoom su una sola immagine (lucchetto aperto). Vista d’insieme: strumento simile al precedente. Si rivela molto utile per fare una selezione tra 3 o più immagini simili. Questa funzione infatti, permette di confrontare più foto assieme.
  • Pittore: questa funzione viene rappresentata da una bomboletta spray, ed è attiva solamente con la Vista Griglia. Questo strumento serve a filtrare, ordinare e selezionare velocemente le foto attraverso le Parole chiave, Etichette, Segnalazioni, Valutazioni, Metadati, Impostazioni, Rotazione e Raccolta di destinazione. Basta infatti selezionare una di queste opzioni e “spruzzare” con la boboletta direttamente sopra le foto alle quali abbiamo deciso di applicare una determinata modifica.
  • Ordinamento: serve ad organizzare le immagini secondo un preciso ordine. Az: rappresenta la direzione dell’ordinamento, Ordina: cliccando sulle frecce e scegliendo una delle opzioni si cambia il criterio della disposizione delle fotografie visualizzate.
  • Segnalazione: serve a fare una prima cernita delle fotografie buone (Segnala come selezione) e quelle da scartare (Imposta come rifiutato).
  • Valutazione: permette di assegnare un voto alla foto da uno a cinque stelle
  • Etichetta colore: questo strumento serve a distinguere e a dividere le nostre fotografie, assegnando loro un determinato colore. Grazie a questa funzione è possibile successivamente visualizzare solo le immagini da noi approvate (ad esempio con il colore verde) e quelle da eliminare (selezionate ad esempio con il colore rosso). Ci sono cinque colori a nostra disposizione. 
  • Ruota: ruota la nostra immagine in senso antiorario (Ruota foto a sinistra) o in senso orario (Ruota foto a destra). 
  • Naviga: serve a visualizzare e selezionare l’immagine precedente o quella successiva. 
  • Presentazione: fa partire una presentazione delle foto. 
  • Dimensione miniatura: è presente solo nella Vista griglia, e viene utilizzato per modificare la grandezza con la quale vedere le fotografie. 


Se la visualizzazione attiva è Vista griglia, nel pannello centrale della nostra finestra, nella parte alta, troviamo un ulteriore Filtro libreria, utile per ricercare velocemente determinate foto: ad esempio, clicchiamo su Testo, e scriviamo una parola chiave, visualizziamo tutte le immagini alle quali abbiamo attribuito quella determinata parola (nel titolo, nella descrizione, ecc). Lo stesso vale per i tasti Attributo e Metadati, mentre selezionando Nessuno, non abbiamo alcun tipo di filtro attivo.


Il pannello inferiore rappresenta le foto come se fossero disposte in una pellicola. Questo pannello è presente in tutti i moduli di Lightroom e serve a dare un veloce accesso a tutte le foto, basta fare clic su una di esse o anche più di una e navigarle avanti e indietro tramite le apposite frecce. In quest’area troviamo un tasto che indica la Finestra principale, dalla quale è possibile, cliccandoci sopra, modificare il tipo di visualizzazione, e la modalità di schermo che intendiamo usare, ed il tasto Seconda finestra, che ci permette appunto, di aprire una nuova finestra dalla quale vedere le nostre foto. 
Andando più avanti troviamo ancora una volta, le opzioni Griglia libreria, le frecce Precedente e Avanti, e i Filtri con le quali vedere le immagini.


Filtri fotografici

Dopo aver discusso di obiettivi, parliamo di un altro strumento prezioso che tuttavia, in era digitale, ha cominciato a perdere importanza.
Ci sono delle persone che dicono, con un pizzico di ingenuità, che i filtri non servono più a nulla, poiché Photoshop ci permette di aggiungerli in fase di post produzione. Perché allora acquistare degli strumenti costosi se possiamo in realtà farne a meno? Scopriamolo assieme in questa lezione.

I filtri nell'era del digitale
Per quelli che dicevano che Photoshop fa tutto, non posso dar loro ragione. Eppure, esistono due particolari filtri che non si possono riprodurre a computer.
Filtro a densità neutra. Meglio noti come filtri ND, sono di colore grigio e, se di buona marca, non influenzano cromaticamente la fotografia. La loro funzione è quella di assorbire luce, e sono prodotti in diverse gradazioni (spesso si possono combinare tra loro per sommare gli effetti). Sono utilizzati quando serve usare tempi lunghi o diaframmi aperti in presenza di tanta luce. Un classico esempio, è quello della cascata.
Particolarmente utili si rivelano anche in condizione di luce mista, lavorando cioè all'aperto e mescolando luce ambiente a quella flash. Tecniche come questa sono necessarie a causa dei tempi di sincronizzazione delle tendine nelle macchine fotografiche reflex (ne parleremo più avanti).
Esiste anche la categoria dei filtri GND, filtri ND graduati: presentano infatti una parte più chiara, spesso con fattore di assorbimento pari a zero, ed a metà una linea soft o più marcata (a seconda del tipo) da cui inizia la zona propriamente ND. Sono utilizzati per marcare la linea dell'orizzonte quando si fotografa il mare, poiché l'acqua, che riflette cielo od oggetti, sarà sempre (a qualsiasi condizione di luce) 2 stop sottoesposta rispetto la parte originale.

Filtro polarizzatore. Esistente il versione lineare o circolare, il filtro polarizzatore è di colorazione grigia ed anch'esso, a seconda dell'inclinazione rispetto il sole, ha un fattore di assorbimento luminoso. A parte questo, il suo compito principale è quello di eliminare i riflessi dell'acqua e delle superfici lucide. Proprio per questa particolarità, è l'unico filtro che consente di filtrare l'umidità del cielo, permettendoci di realizzare fotografie molto più sature. E' particolarmente apprezzabile in fotografie come questa d'esempio, in cui le nuvole riescono a stagliarsi meglio ed il cielo assume un blu intenso.
Va ricordato che, a seconda dell'inclinazione, il filtro acquista o perde potere polarizzante. I migliori risultati li otteniamo quando il sole si trova a 90° rispetto il soggetto (come in foto). Se il sole fosse stato dietro il fotografo, il filtro sarebbe stato praticamente inutile.

Filtri UV. Rimuovono i raggi ultravioletti e sono utili in montagna, i filtri UV sono da tutti utilizzati come comune protezione contro graffi e incidenti. Se ne possono trovare da pochi euro, fino a spendere cifre più importanti, a seconda del diametro dell'obiettivo, della marca e la qualità.

Consigli per gli acquisti

Qualsiasi sia la vostra scelta, vi consiglio sempre di acquistare filtri di qualità (che si traduce in costosi). Benché possa risultare spiacevole spendere cifre elevate per questi filtri, ritengo altresì stupido acquistare un'ottica da mille Euro per poi montarci un filtro da quattro soldi davanti. Bisogna capire che, per quanto sottili possano essere, interporre dei filtri davanti ai nostri obiettivi, significa aggiungere dei fattori di disturbo alla qualità dei nostri scatti.

La mia esperienza. Acquistai i miei primi filtri ND molti anni fa, dei Tiffen da 67mm per la mia prima ottica L, il 70-200mm f/4 di Canon, che pagai circa 600 Euro. I filtri li pagai 25 euro l'uno. Per chi conosce le ottiche L, ed in particolare il 70-200mm, saprà della straordinaria resistenza ai flare di questo obiettivo. Eppure, anche con dei controluce parziali, mi ritrovavo sempre con foto brutalmente compromesse dal sole che si rifletteva malamente sui filtri. Credo di averli usati due volte, prima di passare ai costosi, quanto ottimi, Lee. Ricordo di averli acquistati da Morco, che offriva dei prezzi veramente vantaggiosi.

Diaframma e i limiti

In questa lezione parleremo nuovamente di diaframma e profondità di campo, introducendo un concetto che non ho trovato molto in rete e che, pertanto, mi va di approfondire. Come già visto (ma non fa mai male ripeterlo!) il diaframma ha due funzioni: regolare la quantità di luce che impressiona il sensore in un tempo t ed aumentare/diminuire la profondità di campo, permettendo quindi ad un soggetto in primo piano di stagliarsi o meno dal fondo. Tuttavia, parlando con un amico, ho scoperto di come questi ignorasse completamente il funzionamento della profondità di campo in relazione al diaframma di lavoro. Questa persona si diceva, ingenuamente: "Voglio aumentare la profondità di campo affinché anche ciò che sta dietro il soggetto risulti a fuoco? Chiudo il diaframma". Questo modo di pensare non è errato, ma è semplicistico. Scopriamo assieme il perché.


I limiti

Quando inquadriamo una scena, qualunque essa sia, dobbiamo preoccuparci della messa a fuoco. Successivamente, dovremo scegliere un diaframma di lavoro pensando "Voglio isolare il soggetto o voglio contestualizzarlo?"
Andiamo per gradi, analizziamo il disegno qui sotto:
Il fotografo ha scelto il cane come soggeto della sua fotografia. Inoltre ha usato, come normalmente fareste anche voi, il cane stesso come punto focale. Vuole che il bosco di sfondo venga sfocato. Ha scelto il diaframma più aperto che la sua ottica gli poteva offrire (f/4). 
Ma come si fa ad isolare il soggetto? In questo esempio, il fotografo ha aperto tutto il diaframma ed ha scattato con tranquillità, sapendo che il bosco sarebbe venuto fuori fuoco. Ma non è sempre tutto così facile. Scopriamo come funzionano i limiti!

La profondità di campo si può dividere in due parti, come mostrato in figura. La parte in blu è quella del limite vicino, la parte in verde quella del limite lontano. Scelto un punto di messa a fuoco, la profondità di campo si estenderà in modo diseguale: 1/3 in avanti (limite vicino) e 2/3 verso l'infinito (limite lontano).

Scelta del punto focale

Dopo questa iniziale spiegazione, capirete l'importanza della scelta del punto focale. Sceglierlo in modo oculato può farvi lavorare ad un diaframma più aperto (in modo da mantenere, ad esempio, un piacevole effetto sfuocato nelle aree fuori fuoco) e tuttavia tenere a fuoco quello che realmente vi interessa. Guardiamo gli esempi qui sotto:


In figura 3, ci troviamo davanti all'errore del fotografo della domenica. Siccome per mettere a fuoco il bosco, usare un diaframma aperto (f/4) non era abbastanza, si prova scegliendo un diaframma due stop più chiuso (f/8). Ma sbaglia di nuovo, perché non varia il punto focale.
Ecco che spostando il punto focale, non solo abbiamo mantenuto il soggetto in primo piano a fuoco, ma siamo riusciti, senza dover modificare il diaframma, ad includere almeno una parte di alberi all'interno dell'area a fuoco.
Punto focale e profondità di campo

Un'altra cosa da tener presente, è la distanza variabile dei limiti. Essi infatti, si allontanano dal punto focale tanto quanto il punto focale è lontano dal nostro punto di ripresa. L'esempio sotto vi aiuterà a capire.

Mano a mano che allontaniamo il punto focale, scopriamo che a parità di diaframma, la profondità di campo aumenta. Di conseguenza, ad aumentare saranno anche i limiti. Bisogna tenere presente questo concetto soprattutto quando inquadriamo qualcosa di molto vicino. Ad esempio, scegliendo un punto focale a 10 metri di distanza, la profondità di campo potrà essere di un un metro o più. Ma se il punto focale si trova a 1 metro di distanza, la profondità di campo si ridurrà a 20-30 centimetri.

Attenzione alla macrofotografia. Parlando dei limiti, abbiamo detto che essi distano rispettivamente 1/3 e 2/3 dal punto focale. Naturalmente non poteva non esserci un'eccezione. Si tratta delle fotografie macro. Quando infatti le distanze si riducono a pochi centimetri, limite vicino e lontano sono equidistanti dal punto focale. Dovrete inoltre prestare attenzione due volte, perché viste le distanze ridotte, allo stesso la profondità di campo si riduce ad alcuni millimetri. E' uno di quei casi in cui dobbiamo chiudere il diaframma a valori estremi, se vogliamo tenere tutto il soggetto (che potrebbe essere, ad esempio, un insetto) a fuoco.

martedì 19 luglio 2011

Corso di fotografia digitale

Se sei arrivato nel nostro sito per la prima volta, ti diamo il benvenuto. Anzitutto le presentazioni: siamo due fotografi diplomati, lavoratori e studenti di grafica. Il nostro blog è nato da poco perché sentivamo il bisogno di trasmettere qualcosa di nuovo, consci che oramai la fotografia digitale viene abbracciata da un numero sempre crescente di persone. Siamo giovani, il che ci permette un facile approccio alle nuove tecniche e tecnologie fotografiche, ma abbiamo ricevuto una formazione "classica" (in una scuola di fotografia), che ci ha permesso di conoscere anche come funzionava il mondo a pellicola.
Lavoriamo nella fotografia, ma molto più viviamo, respiriamo la fotografia. Ne abbiamo la testa e la bocca così zeppa, che forse alle volte annoiamo i nostri amici... ma non ci possiamo fare nulla: la fotografia è parte integrante della nostra vita.

Cosa possiamo offrirti nel nostro sito? Guardando in alto, troverai il nostro menu. Al momento il sito è, fondamentalmente, diviso in due parti: quella fotografica e quella dedicata al fotoritocco. In sostanza, nella prima sezione stiamo costruendo, pian piano, guide e corsi di fotografia digitale, rivolti al grande pubblico, dai neofiti ai fotoamatori esperti; nella seconda sezione invece, troverete tante guide al fotoritocco, utili tutorial che vi insegneranno a migliorare le vostre foto ed a migliorarne i soggetti. Mai sognato di ritoccarvi come le star del cinema? Da oggi è possibile, ed è pure semplice, seguendo le nostre lezioni.

Tutorial FotoGrafici è una vera e propria scuola di fotografia, aperta a tutti coloro che vogliono approfondire il mondo delle reflex ed esplorare l'universo Photoshop e tutti i prodotti della software house Adobe. Non ti resta che seguire i nostri corsi fotografici online, iscrivendoti anche alla nostra newsletter per restare sempre aggiornato... e naturalmente diventando nostro fan su facebook, essenziale per metterti in contatto con il nostro team.

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