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mercoledì 6 luglio 2011

Prima dello scatto: RAW o Jpeg?

Partendo dal presupposto che mi sto rivolgendo ad un pubblico di reflex-users, la risposta non è così scontata. Bisogna sempre partire con una domanda: che uso farò di quelle fotografie? Ma anche, quanta memoria ho a disposizione? Nella forsennata corsa ai MegaPixel, oramai anche le reflex entry-level offrono scatti di dimensioni mastodontiche. Per una scelta vera e propria, devo tener conto della necessità reale di quegli scatti e del tempo che avrò a disposizione.


Iniziamo a capire di cosa stiamo parlando

RAW, detto anche grezzo o negativo digitale, è il formato nativo della fotocamera. All'interno di uno scatto, racchiude moltissime informazioni che però, nel 99% dei casi, devono essere successivamente manipolati al computer. 
JPEG invece è un formato che viene già compresso dalla macchina fotografica, scegliendo in modo semiautomatico i parametri base (nitidezza, contrasto, temperatura colore,...)

Spieghiamolo attraverso un concetto più "terra terra": 
In mano ho un blocco di cera, e voglio farne una candela. Il blocco di cera mi offre svariate possibilità, che variano a seconda della mia fantasia e abilità di artigiano. Ecco... nelle mie mani possiedo un RAW, un qualche cosa di manipolabile. Mettete da parte il blocco e prendete una candela. Ho quello che volevo in partenza, ma non posso manipolarla se non marginalmente: se in mano ho una candela alta e lunga, difficilmente potrò renderla bassa e grossa. Ma la candela iniziale, è già un punto d'arrivo. Questo è un file JPEG. In sostanza: RAW mi offre più soluzioni, ma devo investirci più tempo per ottenere un risultato. E se non ne ho i mezzi/l'abilità, rischio che il prodotto finale sia inferiore a quello ottenibile con un JPEG.

Vantaggi del RAW

Dopo questa introduzione, tutti diranno: "il raw è migliore", e come dire il contrario? Personalmente, scatto sempre in questo formato. RAW offre una marcia in più, perché al momento dello scatto cattura un numero superiore di dati. L'abilità del fotografo sarà dunque quella di estrapolare in fase di post produzione (vale a dire il lavoro al computer, usando i software adatti) quella porzione di dati utili al suo fine.
In fase di conversione potremo intervenire, ad esempio, sul bilanciamento del bianco, sulla gamma colori e sul range dinamico dell’immagine, migliorando il risultato sia nelle luci sia nelle ombre.

Svantaggi del RAW
Purtroppo esistono anche dei problemi da affrontare, quando si parla di file grezzo. In basso una breve sintesi:

Peso dei file. Una foto in RAW risulta essere molto più pesante di un JPEG. Di conseguenza, a meno che non disponiate di memorie capienti, avrete a disposizione un numero "limitato" di scatti. (Parere personale: compratevi una o più schedine da 16Gb e mettetevi il cuore in pace, costano circa 30 Euro l'una su eBay (marca Kingston o SanDisk, le migliori). Avete speso almeno 6-700 euro per la vostra reflex, perché speculare sulle memorie?)

Conversione del formato RAW. A differenza di un JPEG, subito utilizzabile, bisogna utilizzare un software specializzato. Per un principiante, potrebbe risultare complicato, almeno agli inizi. Ma non preoccupatevi, seguite le nostre guide nell'area FOTORITOCCO e saprete sempre come affrontare il problema. Tra i software più famosi, cito Adobe Photoshop (e Camera Raw), Adobe Lightroom, Apple Aperture.

I vantaggi del JPEG

Già stato detto, lo ribadisco. Risparmio è la chiave di tutto. Il JPEG è subito pronto per essere usato ed in termini di Megabyte occupa meno spazio. Un ottimo risparmio di memoria e di tempo.

Stampare foto dal JPEG?

Naturalmente è possibile, ed anche di grandi dimensioni e ottima qualità. Dal menu della fotocamera, basta scegliere la massima qualità disponibile. Logicamente, in fase di scatto, la foto deve rispettare tutti i parametri giusti, dall'esposizione alla temperatura colore.

La scelta dei professionisti

Sembra incredibile, eppure... dipende! Questioni di tempo, anzitutto. Pensate ad un fotografo sportivo a bordo campo. Eccolo lì a scattare una foto mentre un calciatore fa goal, e 10 minuti dopo la foto è già sul sito della Gazzetta. Che senso avrebbe per lui scattare in RAW? No. Imposta la fotocamera al meglio, scatta, invia alla redazione. Risultati eccellenti. 
Va detto però che il professionista ha dalla sua anni di esperienza e sa come lavorare anche in condizioni critiche.

Personalmente?

Lasciate il JPEG a chi usa le compatte, od usatelo se proprio non avete voglia di usare poi programmi di fotoritocco.
Ma se vi state appassionando, se volete tirare fuori il meglio dalle vostre foto, se volete far fruttare tutti quei soldi spesi per fotocamera e obiettivi, usate il formato RAW. Quando parleremo di bilanciamento del bianco, esposizione e altre problematiche, scoprirete di come, alle volte, un RAW possa salvare foto apparentemente da buttare!!

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